Il Traghetto di Leonardo è un particolare tipo di traghetto a mano che prende il nome dal suo presunto inventore, Leonardo da Vinci. L'unico esemplare tuttora funzionante unisce i moli di Imbersago (Lecco) e Villa d'Adda (Bergamo).
Nonostante il nome, non v'è certezza che Leonardo sia il reale inventore, di sicuro si sa che studiò a lungo il progetto nel periodo che passò a lavorare per Ludovico il Moro, signore di Milano.
In seguito ai suoi studi disegnò un traghetto uguale in tutto e per tutto a quello esistente tuttora ad Imbersago. Gli studi vennero effettuati dall'inventore durante il proprio soggiorno a Vaprio d'Adda sotto al Girolamo Melzi, negli anni 1506-1507; il disegno che ne risultò, datato 1513, è stato incluso nel Codice Windsor e viene conservato nell'omonimo castello in Inghilterra. Il famoso disegno del "porto della Canonica di Vaprio" raffigura il traghetto (detto "porto") vincolato ad una fune, modello comune a tutto il corso del fiume.
Nel dicembre del 1991 il traghetto venne bloccato perché non più in regola con le norme di sicurezza. Il servizio restò fermo per più di due anni, il tempo necessario perché i maestri d'ascia di Venezia ne realizzassero un identico esemplare inaugurato il 22 maggio 1994. Il vecchio traghetto è stato acquistato dal comune di Olginate per ricordare il loro vecchio esemplare.
Questa ristrutturazione ha permesso anche di fare piccoli miglioramenti, necessari per facilitarne il lavoro. All’interno degli scafi si trova un'elettropompa che riempie o svuota due casse di zavorra, nuove aggiunte, a seconda del livello del fiume. Prima venivano riempiti gli scafi, provocando danni alle strutture in legno. Per evitare i danni causati dalla pioggia, sono stati coperti gli scafi, ed il ponte del traghetto ha ora una forma leggermente concava. La parte esterna degli scafi è stata plastificata e ricoperta con fibra di vetro, sempre per lo stesso motivo.
Tra le due sponde del fiume è stato teso un cavo d'acciaio, a cui è affrancato il traghetto. Il traghetto trae il movimento dalla corrente del fiume, rendendo inutile l'uso di un motore. L'esemplare tuttora in funzione permette di portare fino a 100 persone e 5 automobili, grazie alla superficie di 60mq, e viene fatto funzionare da una sola persona. Il manovratore opera su un timone per orientare il traghetto mentre, con l'uso di un bastone in ferro, agisce sul cavo d'acciaio dando la spinta iniziale.
Non appena i due scafi si trovano in posizione obliqua, la corrente ne permette la traversata.
Il traghetto di Olginate aveva un funzionamento leggermente differente, essendo ancorato ad un palo conficcato al centro del fiume. In questo modo il traghetto faceva un movimento a pendolo, costringendo i manovratori a completare a remi la traversata.
Il costo della traversata è di appena 50 centesimi di euro, cosa che, unita al paesaggio del Parco Adda Nord, rende il luogo una meta turistica della Brianza. La sponda imbersaghese permette anche una passeggiata lungo l'argine sia nella direzione di Brivio (verso Lecco) che in quella di Paderno d'Adda (verso Milano). Sul lato bergamasco sono presenti aree per pic-nic, ristoranti e trattorie.
La fauna del luogo comprende anche intere colonie di cigni, germani reali e folaghe.
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