martedì 7 aprile 2015

LA CASA DI SANT' ANGELA MERICI

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Il complesso ha subito, con il passare del tempo, diversi rimaneggiamenti. Qui abitò Angela Merici, nata a Desenzano il 21/3/1474. A lei si deve la fondazione nel 1535 dell'€™ordine delle Orsoline. Fu proclamata santa da Papa Pio VII nel 1807. Nella casa è possibile riconoscere la struttura della vecchia abitazione. Meritano attenzione la cucina e la camera risalenti al tempo in cui Angela visse qui conducendo una vita dedita al lavoro, alla preghiera e alle opere di carità.

Secondo la tradizione la famiglia Merici, lasciata la casa di Via Castello in Desenzano dove si vuole sia nata Angela, si trasferì in località allora periferica come "Le Grezze”. Di questa casa oggi non resta che un piccolo edificio caratterizzato da tre stanze con portico, posto a sinistra di chi la guarda.
Il tracciato, in lastre di Botticino, idealmente equiparato ad un sentiero, che dalla cucina conduce al pozzo, e viceversa, calpestato un’infinità di volte da S. Angela, può significare il nostro prendere coscienza del cammino di fede alla luce del cammino spirituale di Angela.
Le stanze dell’abitazione di S. Angela, scabre e prive di qualsiasi decorazione in sintonia con lo spirito e lo stile di vita di Lei, è oggi un invito alla ricerca dell’essenziale, dei veri valori per cui vale la pena spendere la propria vita; ed è anche un richiamo a spogliarci di noi stessi per essere degni di presentarci “ a sua divina Maestà” in autenticità. I luoghi favoriscono la meditazione. Nel silenzio interiore, si percepisce la sua misteriosa presenza e risuonano le sue parole di saggezza valide in ogni tempo per trovare risposte alla complessità del nostro vivere.
La piccola cappella, sorta all’interno della Casa Merici è caratterizzata da un soffitto luminoso a guisa di accoglienti braccia convergenti verso la mensa, significa sostare ai piedi di Cristo e lì fare caldissime orazioni ad imitazione di S. Angela, così ben raffigurata nell’icona di fondo, che non trovava altro rifugio se non ai piedi di Gesù Cristo.
La morfologia del cortile è rimasta invariata e la pavimentazione, in ciottoli di fiume, si adagia sul fondo di questo seguendo ogni sinuosità. A collegare direttamente il pozzo e il portico della cucina è il sentiero in lastre di Botticino perfettamente aderenti ai ciottoli e con questi in continuità. Mentre la maturità spirituale di Angela è simboleggiata dai raggi in lastre di Rosso Verona che simbolicamente rappresentano le Compagnie e gli Istituti Religiosi delle Orsoline presenti oggi nel mondo. "Una famiglia intorno alla madre" è quanto trovi inciso nella grande lastra solare posta a lato ovest del cortile.
Dal portico accedi alla “cucina”: pavimentazioni in cotto e lastre consunte di Botticino: muri in pietra viva in parte tinteggiati in calce naturale, soffitto in semplici piane lignee. La presenza del focolare e del lavandino caratterizzano il luogo quale spazio domestico di sosta e di intima attività familiare: oggi qui vive il pensiero di Angela. A primo piano è posta “la stanza di Angela”; il ritorno alla casa della Madre, un giaciglio dove riposare, luogo di meditazione e riscoperta di valori autentici che diano senso al nostro essere.
La chiesetta a piano terra appare essenziale e determinata in ogni suo aspetto. Un solco di ferro infisso nel pavimento attraversa la porta d’ingresso giungendo fino all’altare di pietra: due braccia (sempre di ferro infisso nella pavimentazione) si aprono ortogonalmente a questo in direzione est-ovest. Sulla parete ad Est è posto il tabernacolo. L’ambone, il luogo della parola avanza verso l’aula poggiando sopra un presbiterio leggermente sopraelevato. Il soffitto si abbassa chiudendo la prospettiva sulla quinta di fondo che definisce la zona absidale: qui trova spazio l’immagine di S. Angela ai piedi della Croce con Maria, Giovanni e Longino, rappresentata da un’icona di rara bellezza (opera di Paolo Orlando). La luce naturale è bilanciata dai riflessi trasmessi dalle grandi vetrate astratte (opere di Padre Costantino Ruggeri) poste all’ingresso della chiesa ed in fondo all’abside, contribuendo ad una lettura contemporanea della spiritualità di Angela. Pareti color calce e terra caratterizzano questo piccolo spazio ecclesiastico offrendo un momento di raccolta preghiera per chi lo desidera.



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